Secondo il rapporto Clusit 2020 gli attacchi informatici sono aumentati del 7% rispetto al periodo compreso tra gennaio e giugno 2019.
Il cybercrime sembra essersi adattato bene al cambio di contesto dato dalla pandemia, trovando terreno fertile fra tutte quelle realtà aziendali che stanno vivendo una transizione verso sistemi digitalizzati.
Considerando l’accelerazione nel ritmo della trasformazione digitale, la maggior parte delle organizzazioni ha adottato tecnologie ICT all’avanguardia, contribuendo alla crescita di un mercato (quello della sicurezza informatica) che ha visto un incremento dell’11% nel 2019, raggiungendo 1,3 miliardi di euro, secondo i dati dell’Osservatorio Information Security & Privacy 2020.
Tuttavia, rimane il bisogno di analizzare la relazione fra trasformazione e sicurezza, spesso considerate come attività separate ma che sono, in realtà, due facce della stessa medaglia.
Il 2020 infatti, è stato caratterizzato da cambiamenti che hanno influenzato le abitudini di vita quotidiana e lavorativa di ognuno di noi, incentivando l’uso della rete come canale principale per consentire le relazioni, la formazione e ogni forma di lavoro agile. Il fatto è che questi avvenimenti hanno visto aumentare di pari passo anche gli attacchi informatici, aumentati del 91.2% se si prende in considerazione il periodo di tempo fra il 2014 e il 2019 con una valutazione della Severity Media (indice introdotto da Clusit dal 2017) contestualmente peggiorata, agendo da moltiplicatore dei danni.
Sempre dal rapporto Clusit 2020 emergono i settori maggiormente colpiti da attacchi cyber gravi nel primo semestre 2020:
- Multiple targets: Si tratta di attacchi compiuti in parallelo da una stessa organizzazione criminale contro numerose organizzazioni appartenenti a categorie diverse (questo tipo di attacchi sono in crescita del 26% rispetto al 2019)
- Research/education: +63%
- Critical infrastructures: +85%
- Government contractors: +73%
In calo invece gli attacchi nel settore “healthcare”, “banking/finance” e “online services/cloud”.